L’edificio, parte di un sistema edilizio con tipologia riconducibile alla “corte”,
muove dall’approfondimento di quattro principi fondamentali per il suo recupero: la riorganizzazione dello spazio interno che da ex-rurale dovrà assolvere le nuove esigenze abitative;
la salvaguardia dell’oggetto architettonico, compatibilmente con le nuove esigenze funzionali, quindi delle sue caratteristiche paesaggistiche;
il consolidamento statico operato mediante uno studio approfondito delle nuove “tensioni strutturali” rispettose delle recenti normative antisismiche;
il raggiungimento di una classe energetica elevata mediante l’introduzione di idonei sistemi di produzione del calore e trattamenti delle pareti esterne.
Il piano terra é destinato principalmente alla zona giorno affacciata sul portico mentre il piano primo é destinato alla zona notte. Un sistema di “controsoffittatura” leggera e non praticabile, é stata pensata per ridurre la dimensione volumetrica delle camere da letto e per lasciare in evidenza la struttura lignea di copertura, percepibile da tutti gli ambienti interni.
Il fronte a ovest rimane fortemente caratterizzato dalla presenza dell’ampio porticato al quale il progetto aggiunge sostanziale riordino delle aperture derivato dal criterio geometrico della maglia compositiva interna determinata dalle campate delle capriate lignee.
Il principio della gelosia, ovvero una parete composta da elementi pieni e vuoti di eguale misura e peso, è stato affermato in modo astratto e volutamente fuori scala “svuotando” l’intera facciata lasciandone in evidenza i suoi caratteri principali.